In meno di due settimane.
Un docente della Statale di Milano pubblica un post in cui afferma che Kamala Harris sia arrivata alla vicepresidenza “andando a letto con gli uomini giusti” (ok parliamo di un libertarian atlantista, di quelli che se USA e Israele non fossero alleati sposerebbe tranquillamente l’eugenetica nazista, ma tant’è https://bit.ly/3kIdyh6).
Il creatore di Facile.it, Alberto Genovese, viene arrestato per stupro, lesioni, spaccio e sequestro di persona, con dettagli disturbanti sulla dinamica dei fatti (20 ore di violenza su donna drogata e chiusa in camera con bodyguard che sorvegliava l’entrata) e i giornali afferenti ai suoi compari si sperticano in agiografie acritiche per fare una specie di grossolana reputation cleaning preventiva (excusatio non petita anyone? Non funzionerà, ma sarà la loro reputazione ad esserne sporcata, sarà nostra cura renderlo il più permanente possibile https://bit.ly/38XUlG2) mentre sui social la vox populi è tutto il solito “se l’è andata a cercare” e sue varianti.
Una maestra d’asilo di un comune in provincia di Torino diventa vittima di revenge porn (vit-ti-ma) e finisce prima in una gogna mediatica (lei, la vittima) e poi viene licenziata, con la dirigente scolastica che dichiara “Non troverà mai più lavoro” (riferendosi, ricordiamolo, alla vit-ti-ma https://bit.ly/3kJGwgx)
Un docente dell’Univeristà di Bari dichiara candidamente a lezione che le donne “non possono fare i giudici perché devono stare con i figli” (https://bit.ly/35Hnh2W).
Tutto questo nel 2020, quando dovevamo avere le macchine volanti, le colonie su Luna e Marte e le astronavi col motore a curvatura.
Chiunque abbia ancora il coraggio di parlare di sessismo al contrario è chiaramente qualcuno che non ha ricevuto la dose minima di cucchiara nei denti quando era l’età giusta. E se qualcuno decidesse di compensare ora a questa loro mancanza potremmo dire che se la sono andata a cercare?
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