Artista francese (1971), Hector Domiane ha studiato alla École Supérieure des Arts Appliqués Duperré (ESAA Duperré) di Parigi. La sua pittura erotica spazia dal nudo accademico ad un universo onirico di piacere e seduzione. Hector è sedotto e seduttore, e mi lascio trasportare in questo mondo come un detective del piacere altrui per ritrovare le radici del mio.
La prima traccia è forte, scandalosamente vera: “LOUISON AND HER LOVERS”, un disegno dal tratto deciso e due soli colori a descrivere la scena, un grigio acquoso ed un rosso vivido per una Louison cinta di numerosi peni turgidi di desiderio. Ma è la fantasia erotica di lei il vero piacere del sedotto/seduttore. Hector parla di amore per i tacchi alti e di particolari corporei seduttivi, la delicatezza di un collo o la fragilità di un polso costretti in una presa d’amore. Parla dell’attaccamento sofferto dell’innamorato a chi è stato capace di creare un incanto per un momento soltanto o per una vita intera.
Hector è felice quando la sua pittura erotica seduce, una seduzione circolare: la musa che seduce l’artista, l’opera di questi che seduce chi la incontra, la musa che rimane a sua volta sedotta dal desiderio provocato. Leggo dalla critica a Domiane:“produce opere retro-futuristiche, che mescolano nostalgicamente l’erotismo del passato e del presente. Se utilizza prevalentemente olio, acrilico o pastelli patinati a cera, su supporti lignei o su tela, apprezza anche supporti dall’aspetto invecchiato, consumati dal tempo. Non esita a utilizzare inclusioni di foto, pizzi o vecchie carte.”
Come un detective continuo a cercare indizi e tracce.
Hector, quando è nata la tua attenzione per l’arte erotica? Un interesse che nasce in accademia o risale a molto prima?
La mia prima lezione accademica di schizzo di nudo è stata una rivelazione. Prima dipingevo più paesaggi che ritratti di figure o nudo artistico. Lentamente il mio interesse per il fetish e il BDSM si è unito alle mie lezioni accademiche e si è fuso per diventare ciò che faccio ora. Con l’età arriva anche più libertà e più esperienza, quindi la mia arte è cresciuta lentamente per approdare a nuove fantasie. Potrei riassumere la mia pittura come un ponte tra Egon Schiele e Helmut Newton.
Quali sono i tuoi riferimenti artistici o, più in generale, culturali?
Botticelli, i pre-raffaelliti, i pittori simbolisti. Anche geni come Modigliani, Egon Schiele, Gustav Klimt, Pierre Molinier, Clovis Trouille ed il grande Max Ernst, perché io amo i surrealisti. Tutti loro sono una fonte infinita di sogni ed ispirazione. Attualmente mi piace molto il lavoro di Gilles Berquet e Paul Laurenzi. Dovrei anche rendere omaggio ai grandi feticisti e illustratori BDSM, John Willie, Eric Stanton, Guido Crepax e al grande artista francese Carlo Charleno, uno straordinario illustratore BDSM degli anni ’30.
Deep Hinterland è un magazine culturale che ama indagare il “periferico”, la marginalità, l’esotico, il lontano. Il tuo cognome, Domiane, potrebbe essere una traccia da seguire per sapere di più di un artista che ho iniziato a seguire da poco. Quali le tue radici?
Il mio cognome è di origini ungheresi, mi considero tuttavia un artista francese per formazione e cultura. Ma tornando alla mia ricerca artistica vorrei dire che dipingo perché profondamente insoddisfatto della realtà di questo mondo. Così dipingere diventa un modo per scappare da questo mondo o almeno provare a cambiarlo.
La mia arte è qualcosa di intimo. I miei collezionisti amano il mio lavoro segretamente. Non è un tipo di lavoro da mostrare in un museo. Ciò mi ha incoraggiato a creare e pubblicare libri e riviste. Innanzitutto le “Adventures of Mademoiselle Rose”, poi ho creato il personaggio Louison (1 e 2). Si tratta di autoproduzioni editoriali. Nel 2019 ho deciso di pubblicare una rivista con foto e illustrazioni riguardo BDSM e fetish titolata “Eros Mecanique”. Questa rivista è come la rivista “Bizarre” di John Willie, pubblicata negli anni ‘50. L’idea era di pubblicare illustratori, scrittori, fotografi e poeti di oggi che si ispirano a tutte le cose erotiche. È un vero piacere pubblicare questa rivista che nella primavera 2023 sarà arrivata al numero 9.
Per concludere vorrei ripartire dalla definizione che qualcuno ha dato della tue opere, “retro-futuristiche”. Cos’altro ti piacerebbe esplorare del passato? C’è un periodo storico che ti piacerebbe rivisitare eroticamente? E del futuro, cosa pensi possa riservarti? In quale direzione artistica ti piacerebbe andare proiettandoti in avanti?
Il mio periodo preferito è il primo Novecento, con gli anni venti e l’eleganza e la decadenza di questo periodo. La prossima direzione è pubblicare molto e cercare di esplorare il feticismo e l’erotismo di altre culture. Di recente ho pubblicato un numero speciale del mio “Eros Mecanique” sull’erotismo giapponese (numero 8). A seguito del quale ho anche avuto nuovi collezionisti cinesi. Ciò mi ha spinto ad esplorare anche il mondo cinese.
Adoro incontrare persone nuove ed iniziare nuove collaborazioni con artisti. Recentemente trovo appassionante lavorare su modelli di cross dresser e begli uomini in corsetto e tacchi alti. Tutto ciò era qualcosa che non potevo immaginare qualche anno fa. L’incontro di nuove persone consente nuove ed inaspettate ispirazioni. Sono anche appassionato dell’Italia. Tanti gli artisti e le modelle italiane che seguo. Non è un mistero che io lavori con diverse modelle italiane. Come artista francese mi sento molto legato all’Italia, al suo passato e alla sua cultura contemporanea. Un Paese che amo, favoloso e stimolante. Pertanto sono felice di averti concesso questa intervista per Deep Hinterland.
Biografia artistica essenziale di Hector Domiane
Le opere di Hector Domiane sono state esposte a Parigi, Seattle e Amsterdam.
2021: Festival dell’arte erotica di Seattle (USA);
2019: Festival dell’arte erotica di Seattle (USA);
2015-2017: ha esposto regolarmente al Cabinet des Curieux (Parigi);
2014: Festival dell’arte erotica di Seattle (USA);
2010-2016: espone all’Erotic Museum di Amsterdam;
2007: Top Gallery (Nottingham – Regno Unito);
2005: Fiera Art du Nude (Espace Champerret – Parigi);
2004: Galerie Imago (Pensacola – Florida, USA);
2003: Mostra collettiva sul Nudo – galleria Art et Miss (Parigi); collettiva sull’Inferno – Galleria Atelier Z (Parigi);
2001: Mostra personale alla galleria L’Atelier Z (Parigi);
1996: Young Painting Selection, Salon d’Automne al Grand Palais (Parigi).
Cosentino di nascita, sopravvivo a Roma, estrema propaggine di Calabria. Artista visivo, da qualche anno in prestito alla fotografia, mi accorgo di continuare a dipingere anche quando scatto foto. La verità è che non capisco mai nelle cose che faccio dove inizia e finisce la pittura, dove la scenografia, la ceramica, la scultura, la fotografia. Capita pure di essere premiato, così è successo nel 2005, nell’ambito della III Biennale Internazionale della Magna Grecia di San Demetrio Corone (CS). Ho voluto che il dipinto presentato in quell’occasione, “Bastardo a Sud”, fosse l’immagine emblematica della mia rubrica su DEEP HINTERLAND: quale immagine migliore per i miei “percorsi artistici marginali”?